Malaria - Capitolo 2
DIAGNOSI
Il sospetto clinico di malaria deve ricevere una conferma della diagnosi tramite i tests di laboratorio.
Le tecniche diagnostiche si distinguono in metodi diretti e indiretti.
Tra i metodi diretti ricordiamo il metodo microscopico, il metodo QBC, i tests immunocromatografici ed infine quelli molecolari
Tra i metodi indiretti ricordiamo i tests immunologici.
Diciamo subito che il metodo diagnostico considerato il “GOLD STANDARD” è senza dubbio quello Emoscopico cioè il metodo microscopico, vale a dire l’osservazione diretta (al microscopio) di una goccia di sangue, prelevata tramite puntura del dito durante e poco dopo il rialzo febbrile, per la ricerca dei plasmodi presenti. Illustrazione della metodica
E’importante eseguire l’esame (conosciuto nell’accezione comune “Striscio”) effettuando sia la goccia spessa che lo striscio sottile: il primo può facilitare la diagnosi soprattutto nei casi in cui ci sia un basso numero di parassiti, il secondo permette una precisa diagnosi di specie.
E’ un metodo semplice che, se affidato a personale esperto, fornisce le informazioni essenziali consentendo una diagnosi corretta e tempestiva della specie in causa condizionando la scelta terapeutica e quindi il decorso.
Diagnosi microscopica
Metodo QBC: l’acronimo significa Quantitative Buffy Coat: utilizza un colorante biologico e l’osservazione viene fatta con un microscopio a fluorescenza. Ha una grande sensibilità ma richiede un’attrezzatura specifica.
Tests immunocromatografici: Sono dei tests rapidi alcuni dei quali si basano sull’individuazione di un antigene solubile (una glicoproteina tipo 2 ricca in istidina del Pl.falciparum) quali Parasight-F che è specifico per la diagnosi di Plasmodium falciparum, o il BinaxNow malaria-ICT che rivela anche le altre infezioni, oppure basati sulla determinazione di un enzima (lattato deidrogenasi- LDH) del plasmodio (Optimal test).
Tutti i tests hanno generalmente una specificità elevata e una buona sensibilità (comunque inferiore al metodo microscopico) ma hanno soprattutto l’enorme vantaggio che non necessitano di un microscopio, forniscono un risultato in pochi minuti e possono essere eseguiti anche da personale non specialistico.
Forniscono senza dubbio un notevole ausilio nelle forme a bassa parassitemia (“quantità” di parassiti) ma il loro risultato dovrebbe sempre essere confermato da un esame microscopico.
Parasight F
OptiMal
OptiMal
NOW Malaria
NOW Malaria
La diagnosi molecolare: Polimerase Chain Reaction (P.C.R.) evidenzia il DNA del plasmodio. E’ una tecnica sofisticata, dispendiosa e generalmente riservata a pochi laboratori (fondamentalmente a scopo di ricerca).
Ricerca degli anticorpi: il test, che utilizza una metodica di immunofluorescenza (IFA), evidenzia la presenza di anticorpi e serve a dimostrare se un paziente ha avuto un’infezione da Plasmodium falciparum.
A causa del tempo richiesto per la formazione di anticorpi dopo un’infezione primaria (15-20 giorni) non puo essere utilizzato nella diagnosi d'infezione acuta ma trova il suo impiego nelle indagini epidemiologiche, nello screening dei donatori di sangue o per definire l’infezione nei casi di pazienti già trattati per malaria senza una diagnosi di certezza.
Conclusioni: Il metodo diagnostico principe utilizzabile in tutti i laboratori è sicuramente il metodo microscopico: è un metodo semplice, con elevata sensibilità e specificità ed economico.
L’UNICO VERO FATTORE LIMITANTE E’ RAPPRESENTATO DALL’ESPERIENZA DELL’OPERATORE PER CUI SAREBBE OPPORTUNO FARE RIFERIMENTO A QUELLE STRUTTURE SPECIALIZZATE NELLA DIAGNOSI PARASSITOLOGICA
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