Consigli al viaggiatore - Infettivologo

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Consigli al viaggiatore
CONSIGLI AL VIAGGIATORE

Prevenzione  delle punture d’insetti:  zanzare,mosche, pappataci, cimici etc.. Repellenti cutanei (il più efficace è la N,N-diethyl toluamide o DEET presente nel commercio in concentrazioni variabili dal 7 al 20%: le prime sono indicate per bambini; hanno durata d’azione media di 3-4 ore; opportune alcune precauzioni d’uso).

Utilizzare abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi, calzini, di colore chiaro,  fibre naturali.
Limitare le attività all’aperto nelle ore di maggiore attività degli insetti (la sera dopo il tramonto per la malaria).

Stanze con aria condizionata  o, se non disponibile, zanzariere alle finestre e sul letto.
Zampironi, spray di insetticidi all’interno delle abitazioni.

Evitare di bagnarsi in acque dolci (fiumi e laghi). Il rischio principale è rappresentato dalla  schistosomiasi o bilarziosi, anche se non si deve dimenticare che (soprattutto in Africa) alcuni insetti, in prossimità di fiumi a elevata portata d’acqua, possono trasmettere l’oncocercosi.
Le piscine dovrebbero essere utilizzate solo se le condizioni di pulizia sono buone.

In mare i pericoli sono legati a contatti con animali velenosi o urticanti: di particolare rilievo è il contatto con le meduse (alcune specie possono essere fatali).
Più raro il contatto con pesci velenosi: è consigliabile informarsi presso la popolazione autoctona.
Per quanto riguarda l’alimentazione è opportuno seguire le norme di igiene alimentare e purificazione dell’acqua. Se è vero, come è vero, che in generale i grandi alberghi, i “resort” (cioè tutte quelle strutture cui fanno capo i viaggi organizzati) assicurano un buon livello di sicurezza, è opportuno conoscere alcuni principi generali (utili per tutti i viaggiatori) che acquistano maggiore valenza soprattutto per coloro che viaggiano in maniera autonoma.

EVITARE:vegetali crudi, a meno che non si possa lavare con acqua disinfettata; idem per la  frutta che dovrebbe essere sbucciata personalmente da chi la consuma; pesce e frutti di mare crudi; carne non cotta; carne di maiale; latte non pasteurizzato, formaggi o gelati di incerta provenienza. Consumare cibi che siano stati appena cotti e non conservati e successivamente riscaldati.
Anche per consumare il pesce è consigliabile informarsi presso la popolazione autoctona data la possibilità di avvelenamento da tossine presente nella carne cruda o poco cotta di alcune specie di pesci

BERE: Acqua o bevande imbottigliate, meglio se addizionate con anidride carbonica; usare acqua sicura anche per lavarsi i denti. In generale sono sicure tutte quelle bevande preparate con acqua bollente (caffè, tè) o bevande alcoliche (vino,birra, etc), ma queste ultime vanno consumate moderatamente.
NON BERE: Acqua non certamente potabile, altrimenti purificarla; NON USARE ghiaccio
Non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti.

EVITARE ristoranti con scarsa igiene
Evitare contatti con animali (anche domestici): nel caso di morso o anche “leccatura”, lavare abbondantemente con acqua e sapone quindi disinfettare e  ricercare la profilassi antirabica.

Evitare prolungate esposizione ai raggi solari (soprattutto i primi giorni), usare adeguate creme protettive. Occhiali da sole e copricapo (anche con sole coperto).

In caso di occhiali da vista, utile portare un paio di scorta nonché la prescrizione medica
Evitare di camminare a piedi nudi su spiagge non custodite.

Effettuare un controllo odontoiatrico e ginecologico prima del viaggio (soprattutto in caso di lungo periodo di soggiorno), evitando di dover ricorrere a strutture sanitarie del luogo se possibile. Nel caso di necessità di fare riscorso a tali strutture  richiedere materiale monouso (eventualmente portare con sé  siringhe, aghi).

Evitare tatuaggi, piercing e rapporti sessuali “mercenari” (nell’eventualità utilizzare profilattici)
Nel caso di “ascensione” a quote elevate programmare salita in tempi progressivi o, se il caso, utilizzare profilassi farmacologica.

Assicurazione sanitaria con copertura delle spese mediche.
Viaggio aereo: seguire le regole per la prevenzione del tromboembolismo venoso o, se il caso, profilassi farmacologica.

Per gli spostamenti in auto è più prudente non guidare autoveicoli ma servirsi di personale autoctono; utilizzare la cintura di sicurezza o il casco in caso di motociclo.

Nel caso di impianto di pace maker farsi rilasciare un certificato dallo specialista di fiducia da presentare al personale del metal detector nonché un certificato dal medico curante o dallo specialista di fiducia attestante l’uso personale di farmaci e materiale monouso.

Adottare le misure per attenuare il fenomeno del jet lag; i pazienti che assumono terapia cronica ad orario (es. insulina per diabetici, contraccettivi orali) dovrebbero consultare lo specialista di fiducia per eventuale modifica dell’orario di assunzione.

Chi ha presentato patologie acute recenti o soffre di patologie croniche  o è stato sottoposto recentemente a intervento chirurgico dovrebbe consultare lo specialista di fiducia per valutare idoneità al volo aereo.

Prestare particolare attenzione ai bambini (soprattutto se lattanti) per l’aumentato rischio di disidratazione in caso di ridotta introduzione di liquidi o aumentata eliminazione (es.diarrea, vomito, marcata sudorazione).

Informare la compagnia aerea nel caso di particolari richieste (es. persone diversamente abili, pazienti con necessità di supplementazione di ossigeno etc.) e notificarlo al personale di cabina al momento dell’imbarco.

Essere rispettosi del Paese ospite, della religione e credenze locali evitando atteggiamenti offensivi.

Effettuare la visita dallo SPECIALISTA DI MEDICINA DEI VIAGGI da quattro – otto settimane prima del viaggio.

Consiglio ai viaggiatori che intendono recarsi in zone a rischio
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